Aziende che cercano dipendenti e non li trovano.


-cerco-lavoro-offro-lavoro-centro-impiego-sienaLa ricerca del lavoro da parte dei neolaureati è davvero difficile in questo periodo. La crisi morde, il costo del lavoro e le rigidità del nostro sistema non invogliano certo, ma certamente ci sono anche errori dei giovani laureati.

È ormai chiaro a tutti che le uniche aziende che riescono a tenere il passo o a crescere sono quelle che esportano molto. In Italia, in particolare, ci sono alcuni settori che rappresentano davvero l’eccellenza, tutto il mondo ci riconosce alcune capacità e queste aziende più delle altre contribuiscono positivamente alla nostra bilancia dei pagamenti (in pratica vendiamo di più di quello che acquistiamo). Tutti stanno pensando al cosiddetto “made in Italy”: moda, vino, arredamento, ma dove noi siamo davvero eccellenti è la meccanica strumentale. Tanto per darvi un’idea queste aziende hanno esportato nel 2011 ben 68,5 miliardi di euro con un attivo record di 44,4 miliardi (circa il doppio di quello relativo a tutti i settori che appartengono ai beni di consumo per la persona e per la casa). Queste aziende dovrebbero essere nel mirino dei giovani, perché più di altre, possono offrire un impiego, ma non è così. Certo gli ingegneri mandano i loro curricula a queste aziende, ma le altre figure professionali?

Ieri ho incontrato per lavoro due aziende con fatturato analogo (circa 50 milioni) di due settori diversi con due situazioni diverse: una che opera nel settore della meccanica cerca personale laureato e non lo trova, l’altra dell’arredamento è alla terza ristrutturazione e riceve un paio di CV alla settimana. È una situazione paradossale, sulla quale vale la pena di riflettere.

La prima esporta oltre il 90% della produzione ed ha filiali in Germania, Stati Uniti, Cina e Brasile; cerca persone da inserire nella comunicazione e nel marketing poiché si rende conto che i suoi concorrenti comunicano meglio e per competere deve adeguarsi.

La seconda vende circa il 90% in Italia, fa un ottimo prodotto, ha prezzi decisamente competitivi, un’eccellente struttura commerciale, ma ha perso circa il 20% del suo fatturato in cinque anni.

La prima ha fatto inserzioni, ha utilizzato il passaparola, ma si sono presentati solo laureati in discipline scientifiche, anche ottimi profili, ma bisogna formarli alla comunicazione (mi toccherà fargli da tutor). Perché?

Ho chiesto ad alcuni studenti prossimi alla laurea per uno stage (pagato!), le risposte: non mi interessa il settore; non sono preparato alla comunicazione B2B, non l’abbiamo studiata; è un lavoro noioso; non saprei da dove cominciare; non conosco l’azienda.

Ma se ci fosse un corso all’università per il marketing e la comunicazione di questi settori lo frequenteresti? Dubito. E tutti a studiare lusso, moda, design; e tutti a sognare biglietti da visita con roboanti brand. Ma forse un po’ di lavoro, credetemi, un lavoro professionalmente stimolante, bello, con prospettive professionali interessanti c’è, ma in altri settori.

Antonio

12 thoughts on “Aziende che cercano dipendenti e non li trovano.

  1. Quante verità in questo post.

    Ho la fortuna di lavorare in una realtà di questo tipo, un’azienda tedesca presente in tutto il mondo (leggi “mercati strategici”), occupandomi della’area digital per l’Italia. Ci sarebbero mille spunti da approfondire, mi limito a quello che ritengo più importante: il servizio.

    Nella mia piccola esperienza personale ho imparato che il marketing, la comunicazione e il digital sono fondamentali per garantire spesso la stessa competitività dei clienti sul mercato. È la differenza tra il prodotto aspirazionale e il prodotto ad elevato contenuto tecnologico, baby!

    Grazie al prof per questi spunti, questo blog e davvero interessante!

    Saluti e buon weekend

  2. Gentile Prof.Catalani,ho letto il suo articolo…molto interessante….Sarei curiosa di sapere quali siano le 2 aziende di cui parla..io sono laureata in comunicazione ed ho un diploma triennale di marketing internazionale..e sa che faccio per vivere?la cameriera…da 3 anni….Da un anno lavoro presso il Bulgari hotel & Resort di Milano e da qualche giorno ho accettato la proposta di contratto a tempo determinato ,con intenzione da parte dei miei supervisori di assumermi tra 6 mesi a tempo indeterminato.
    Mi creda, non volevo accettare perchè questo impiego,con tutto rispetto,non rappresenta le mie’ aspirazioni professionali nè valorizza le mie attitudini e qualita’ personali….ma ho trovato,in questa azienda una cosi’ alta integrita’ professionale,un rispetto per il dipendente ed una gratificazione umana che mi portato all’accettazione della proposta di assunzione,anche perchè in piu’ di un anno di ricerca di lavoro(con annunci pietosi e ridicoli in cui in sostanza propongono provvigioni ,ma nessuno che voglia investire sulla persona almeno in fase di star up-dunque in poche parole,non vogliono pagare) la proposta di Bulgari e’ stata l’unica seria proposta professionale che mi sia stata fatta.
    Io adoro il settore del food& wine…sono un ottima venditrice(ho lavorato per anni nell’immobiliare ed un anno fa presso Generali assicurazioni) mi intriga il mondo dell’import export del vino e dei prodotti enogastronomici….
    Sarebbe cosi’ gentile da darmi qualche nome…o consiglio???
    La ringrazio per l’attenzione…con simpatia…
    isabella

    • Isabella è davvero triste sentire storie come la sua, che purtroppo sono sempre più frequenti. in Italia non c’è lavoro, è vero, ma c’è un atteggiamento che non solo non favorisce chi ha investito anni negli studi, ma addirittura lo punisce. non abbiamo ancora capito l’importanza di disporre di risorse umane con elevata formazione. evidentemente non posso fare nomi di aziende, nè è il mio lavoro. Bulgari è azienda tra le più serie, le auguro che all’interno si sviluppino opportunità di crescita e vi sia spazio per il riconoscimento delle sue qualità. non smetta di lottare per favore e buona fortuna

  3. Buongiorno Prof. Catalani, sono una sua ex studentessa! Dal momento che queste realtà aziendali sono alla ricerca ed anche io sono in in fase di ricerca, sarebbe possibile avere i contatti per poter inoltrare la propria candidatura? La ringrazio molto. Cordiali saluti Chiara

  4. Professore…se le girassi il mio cv, mi potrebbe passare i contatti di queste aziende? A me la meccanica interessa molto. Mi piace l’odore del ferro, mi piacciono i fiori di zinco, mi piacciono i macchinari e i motori.
    Ho fatto 4 stage. Ora sto lavorando ad alcuni progetti (gratis), ma se ci fosse una possibilità (concreta) di carriera in queste aziende io ci proverei. Sono disposta a viaggiare (molto), ma, essendo sposata (e mio marito ha un posto fisso e sicuro), la mia base deve essere (per forza) In Lombardia/Svizzera (sono di Lecco). È il mio unico vincolo (che, purtroppo, mi ha portata a rifiutare un’offerta di lavoro economicamente vantaggiosa con base in Brasile).
    Grazie,
    Sara

  5. Attualmente sono intern in marketing in una azienda che fa del B2B in turchia e il marketing non è una funzione rispettata nel settore, l’ultimo gradino della piramide oserei dire, budget quasi azzerato, zero interesse per strategie diverse da quelle che vanno avanti da 30 anni (cioè salesmen che viaggiano km su km per convincere clienti a suon di ribassi sui prezzi).. si osa poco nel settore.
    Ho fatto esperienze anche in una azienda B2B italiana, con tanto di tesi su mktg B2B, e la situazione non è differente.
    Insomma, non è una situazione invitante per un laureando marketing, e mi verrebbe da pensare che le aziende di cui parla sono l’eccezione e non la regola.

    • certo Alessandro, conosco bene queste realtà. nel mare ci sono tanti pesci e di razza diversa. anche nelle grandi aziende di moda c’è chi nel marketing se gli va bene fa solo statistiche di vendita

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